• Comunicato stampa 19.07.2014
    Si è tenuta presso la Tenuta dei Frati di Castrovillari la prevista audizione pubblica, nell’ambito del programma Sibari Pollino;
    La manifestazione è stata preceduta da un incontro con i circoli promotori del programma e da una riunione del Comitato per una Calabria aperta, responsabile della conduzione delle attività.
    Si è fatto il punto sull’attività sinora svolta, con oltre venti audizioni già eseguite, che hanno consentito di iniziare a ricostruire un quadro significativo delle esperienze e delle opinioni dei soggetti intervistati. Il materiale raccolto, arricchito dalle ulteriori audizioni in programa, servirà per la redazione del rapporto finale che sarà reso pubblico nel mese di ottobre. Le audizioni sono aperte a chiunque ritenga di poter dare il suo contributo di esperienza, inviando, entro il prossimo 30.08, una richiesta a info@fabriziobarca.it, specificando il tema/settore sul quale desidera dare il proprio contributo, una breve descrizione della motivazione a essere audito e un recapito al quale poter essere contattato.
    La Festa dell’Unità di Castrovillari ospiterà nella serata di chiusura del 14 settembre un dibattito con Fabrizio Barca, i sindaci ed i circoli del territorio, in cui sarà data un’anticipazione dei punti essenziale del rapporto finale per renderlo oggetto di discussione pubblica; nel mese di ottobre è poi prevista un’iniziativa sulla legalità con la partecipazione del Dr. Gherardo Colombo.
    La audizione pubblica è stata partecipata da un folto pubblico che ha seguito con interesse tutta la manifestazione; Antonello Pompilio, Fabrizio Barca e Piero Guzzo hanno illustrato ragioni e metodo del progetto nazionale e del progetto (o meglio, ‘programma’) Sibari-Pollino; gli auditi, Fulvia Caligiuri e Antonio Schiavelli, entrambi imprenditori del settore agroalimentare, e Silvano Lanciano, segretario FLAI CGIL per il nostro territorio, intervistati da Mimmo Cersosimo, hanno dato vita ad un vivace e partecipato dibattito.
    Caligiuri ha ricordato che, rispetto a dieci anni fa, la pressione generata dalla globalizzazione dei mercati è cresciuta, e questo dovrebbe spingere a maggiore cooperazione tra le imprese; a causa della carenza di infrastrutture la propria azienda sopporta costi del 25% superiori ai concorrenti emiliani; ha sottolineato l’importanza per il settore agroalimentare delle altre risorse della zona, ed in particolare del sito archeologico: gli imprenditori insieme ai loro prodotti potrebbero vendere “anche gli scavi e l’intero territorio”.
    Schiavelli ha aggiunto che la competizione si svolge non tanto tra singole imprese quanto tra diversi «sistemi territoriali», lamentando l’inadeguatezza delle istituzioni pubbliche – ad eccezione dei soli comuni, che paiono più attivi e rispondenti alle esigenze del territorio – e la mancanza di politiche di sviluppo; ritiene che sarebbe utile creare un ‘ecodistretto’ nella piana, ossia un sistema di certificazioni riferito all’intero territorio.
    Lanciano lamenta l’«assoluto collasso» dell’amministrazione regionale e nota che le autorità pubbliche non conoscono le imprese, le loro esigenze e il loro potenziale, e pertanto non sono capaci di aiutarle
    Tutti gli auditi concordano nell’indicare quali “nemici” dello sviluppo del territorio la burocrazia inefficiente, una politica sorda alle necessità dello sviluppo, il crimine organizzato.
    Seguono diversi interventi del pubblico, a testimonianza dell’interesse suscitato dal nuovo metodo di ascolto inaugurato con il programma Sibari Pollino e degli argomenti affrontati.
    La serata si conclude con un buffet, con portate composte con gli eccellenti prodotti del nostro territorio.
    Il responsabile della comunicazione
    Francesco Attanasio